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L’Italia guarda al futuro dalla periferia bolognese. Nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi, un centro di eccellenza nel supercalcolo – il TECNOPOLO – crea un ecosistema della scienza, con organizzazioni di rilievo come ECMWF, INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), CINECA e il supercomputer LEONARDO. Un progetto realizzato in collaborazione con il Gruppo ICM, che vede l’impiego dei pavimenti sopraelevati Nesite in uno dei centri dati più avanzati al mondo, con una soluzione che riporta la tecnicità del sistema in tutta la sua complessità.
il progetto tecnopolo
Un centro di innovazione e sperimentazione per la ricerca industriale, con infrastrutture a elevate prestazioni di calcolo, tra le più potenti al mondo: Tecnopolo è il nuovo cuore pulsante della Data Valley bolognese, una vera e propria città della scienza, destinata a diventare uno dei principali hub europei per l’informatica e l’elaborazione dati. Un progetto virtuoso sin dalla progettazione, che ha previsto la riconversione e riqualificazione dell’ex-Manifattura Tabacchi, edificio del 1952 progettato da Pier Luigi Nervi. Il complesso, dichiarato di interesse storico artistico e tutelato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, è stato integrato in maniera coerente con le nuove edificazioni, recuperando e valorizzando l’architettura originale. La particolare attenzione all’impatto ambientale inoltre, ha portato alla certificazione LEED v.4 for BD+C.
Sotto gli archi dell’ex Manifattura sono presenti ora importanti centri di ricerca italiani ed internazionali di varie discipline, dalla climatologia alla fisica, dalla sanità ai big Data. Il centro inoltre ospita infrastrutture HPC (High Performance Computing) come Leonardo, il supercomputer per il quale abbiamo progettato un sistema pavimento in grado di affrontare le particolari esigenze di carico, ma anche antisismico ed in linea con gli elevati standard di sostenibilità del progetto.
leonardo, a carichi estremi
È il 4° più potente al mondo, pesa come 4.700 persone e per raffreddarlo servono 10 km di tubi con una portata totale di 500 m3 d’acqua. Leonardo è una macchina unica nel suo genere e, per ospitarla, è stato necessario realizzare un ambiente di dimensioni 32x23x3,80m, progettato per garantire un’elevata flessibilità strutturale in caso di terremoto; lo spazio infatti è in cemento armato, privo di pilastri interni, studiato per la massima resistenza agli eventi sismici (classe 4).
Il pavimento sopraelevato ricalca le particolari esigenze del progetto, con una soluzione che consente un carico massimo distribuito pari a 30 kN/mq, ovvero circa 3060 kg/mq, superiore a quello previsto della classe più alta (>12 kN) dalle normative vigenti in merito alle prestazioni dei pavimenti sopraelevati.
Installazione pavimenti sopraelevati sala Leonardo – Tecnopolo Bologna (credits: CINECA)
Il sistema realizzato, costituito da pannelli modulari di spessore 35 mm con copertura in PVC conduttivo, rinforzati con una lamina di acciaio, è stato progettato per supportare il carico degli oltre 150 rack per un peso complessivo di oltre 340 tonnellate, mentre l’intercapedine sottopavimento consente il passaggio di circa 156 km di cavi. La struttura invece, di tipo BPC, riporta calcoli sismici e traversi speciali ad altissima resistenza.
Leonardo è stato inaugurato il 24 novembre, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro Anna Maria Bernini. Il supercomputer svilupperà nuove applicazioni in settori quali l’intelligenza artificiale e la medicina personalizzata, le fonti di energia rinnovabile, la progettazione di farmaci e materiali, la bioingegneria, le previsioni meteorologiche e la lotta ai cambiamenti climatici.