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Secondo il Global Status Report for Buildings and Construction dell’UNEP, il settore edilizio è responsabile di circa il 37% delle emissioni globali di CO2 e del 36% del consumo energetico globale. Le emissioni nel settore delle costruzioni derivano principalmente da due fonti: Operational Carbon (OC), legate al funzionamento dell’edificio, ed Embodied Carbon (EC), incorporate nei materiali da costruzione. Per raggiungere gli obiettivi della neutralità carbonica fissati per il 2050 con il Green Deal europeo, è dunque fondamentale adottare soluzioni innovative e sostenibili.
Per affrontare la crisi climatica, il settore edilizio si è posto obiettivi ambiziosi:
- Entro il 2030: riduzione delle emissioni operative (OC) fino a zero per i nuovi edifici e diminuzione del 40% delle emissioni incorporate (EC).
- Entro il 2050: tutti gli edifici dovranno essere a impatto zero, ovvero carbon neutral.
In questo senso, il pavimento sopraelevato rappresenta una soluzione particolarmente efficace per ridurre le emissioni incorporate (EC), grazie ai materiali riciclati (es. solfato di calcio recuperato, acciaio riciclato) ed ai processi produttivi supportati da fonti rinnovabili. La sua modularità poi, consente un facile smontaggio e riutilizzo, minimizzando la produzione di rifiuti e limitando le emissioni della fase di fine vita. In un’ottica di economia circolare, il pavimento sopraelevato diventa così un elemento chiave nella riduzione dell’impatto ambientale degli edifici.
Pavimento Nesite, sostenibile dalla produzione allo smaltimento (e oltre)
Il ciclo di vita di un pavimento sopraelevato segue la stessa suddivisione utilizzata per gli edifici, conformemente agli standard EN 15804 e ISO 14040/44, con le fasi A1-A3 (produzione), A4-A5 (trasporto e installazione), B1 – B7 (uso e manutenzione), C1-C4 (fine vita) e D (benefici oltre il ciclo di vita).

- Produzione (A1-A3): include l’estrazione delle materie prime, la lavorazione e il trasporto. L’impiego di materiali riciclati (solfato di calcio, acciaio, rivestimenti ecologici) unitamente a processi a basso impatto, come l’impiego dell’energia pulita al 70% nel nostro caso, riducono significativamente le emissioni di questa fase.
- Trasporto e costruzione (A4-A5): ottimizzando il trasporto e privilegiando fornitori locali, si riducono le emissioni legate alla logistica. In tale direzione, Nesite integra nell’offerta i servizi del Gruppo Transpack di cui fa parte, realtà di riferimento nel settore dell’imballo e la logistica industriale.
- Uso e manutenzione (B1-B7): il pavimento sopraelevato, essendo un elemento passivo, non consuma energia operativa (B6) né richiede consumo idrico (B7). Inoltre, la sua modularità facilita notevolmente gli interventi di manutenzione, evitando interventi invasivi.
- Fine vita (C1-C4): mentre la demolizione degli edifici genera emissioni significative, il pavimento sopraelevato può essere smontato e riutilizzato, riducendo i rifiuti e l’impatto ambientale.
- Oltre il ciclo di vita (D1-D3): la possibilità di riciclare i materiali per nuovi edifici e di compensare le emissioni attraverso pratiche sostenibili rende il pavimento sopraelevato una soluzione strategica in un’ottica di economia circolare.
L’importanza delle certificazioni ambientali
Per garantire il contributo alla decarbonizzazione, il pavimento sopraelevato può ottenere o contribuire a diverse certificazioni ambientali:
- EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto), che valuta l’impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.
- Cradle to Cradle (C2C), che certifica la riciclabilità e la sicurezza dei materiali.
- LEED e BREEAM, attraverso il contributo di crediti per edifici sostenibili.
- CAM (Criteri Ambientali Minimi – Italia), che garantiscono la conformità agli appalti pubblici sostenibili.
Tutti i sistemi Nesite sono stati valutati secondo i parametri della dichiarazione EPD, mentre la Brochure di Sostenibilità mette a disposizione le performance delle nostre soluzioni dal punto di vista LEED, BREEAM e CAM. Per consultare i documenti, clicca qui.
Conclusioni
In sintesi, scegliere il pavimento sopraelevato Nesite significa investire in una soluzione innovativa e responsabile, in grado di offrire benefici concreti allo sviluppo sostenibile dell’edilizia grazie a:
- Riduzione dell’Embodied Carbon (EC) grazie all’uso di materiali riciclati e processi produttivi ottimizzati.
- Assenza di impatto operativo nelle fasi di utilizzo (B6, B7).
- Modularità che facilita il riuso e il riciclo, limitando la produzione di rifiuti.
- Contributo allo sviluppo dell’edilizia sostenibile, ideale negli edifici a basso impatto ambientale.